domenica 22 luglio 2007

Hoikōrō ☆ 回鍋肉

Vicino a casa nostra, a Tokyo, c'era un delizioso ristorantino cinese.

Era minuscolo, come se fosse tutto in miniatura. Al piano terreno c'era solo un tavolo, mi sembra, e il bancone (anche quello minuscolo) con dietro la cucina. Poi c'era una scala che portava al piano di sopra. Era una di quelle miniscale che se mentre tu sali, qualcuno vuole scendere, è un casino. A me queste cose hanno sempre messo un po' in difficoltà, infatti per abituarmici ci sono volute parecchie cene e notevoli boccali di birra. Al primo piano c'era una sala con ben 4 tavoli, una minicucina con portavivande che arrivavano dal piano di sotto e poi un'ulteriore saletta con luci soffuse, e, chissà perché, il soffitto molto, ma molto più basso del normale (che già in Giappone è più basso che in Italia).

Questo ristorantino era gestito da una coppia abbastanza anziana, probabilmente i proprietari, tutti gentili e carini e indaffarati che ci hanno subito presi in simpatia, e un ragazzo giovane, di poche parole, che mi sono sempe chiesta se fosse il nipote o uno che non c'entrava assolutamente niente.

Quando andavamo a mangiare lì, prendevamo sempre alcuni piatti ricorrenti, e poi provavamo qualcosa di nuovo. Uno dei must era appunto Hoikōrō, che vedete qui di fianco rifatto da me medesima stessa. Per lunghi mesi è rimasto un piatto mitico, incomprensibile sia a me che a Shinji, poi ci siamo accorti che è davvero semplice e viene pure bene, quindi adesso ogni tanto lo faccio. Dunque. E' un piatto a base di carne di maiale, cavolo, porri e peperoni (in giappone quelli verdi, che io non sopporto, qui fortunatamene quella specie non esiste quindi ho messo i "quadrati di Carmagnola" eheh). Poi però ognuno ci può aggiungere un po' quel che vuole e io ci ho messo takenoko (il germoglio di bambù già citato qualche post fa, gentilmente portatomi da Mayumi al ritorno del suo recente viaggio in Giappone) e shiitake (i soliti funghi di cui mi accorgo di non poter più fare a meno). Il tutto condito alla cinese, con tōbanjan, olio di sesamo a crudo e compagnia bella.

Un altro dei nostri must era Ebimayoitame (cioè gamberetti e maionese), ma di questo parlerò a suo tempo.

3 commenti:

letizia ha detto...

il mio commento è: se continui a parlare di cibo e a non invitarmi mai a cena, non ti faccio più amica!
cordialmente, letizia

alice ha detto...

Sei cordialmente invitata.
Dimmi solo quando, così vado a fare la spesa!

Mauro ha detto...

L'ho fatto l'altro giorno! Ma la mia ricetta dice cavolo e okra, e anche l'olio di sesamo e in più mi sa miso e soia e......boh. Era buonissimo.
Riki