venerdì 30 novembre 2007

La trattoria Ala

La trattoria Ala si trova in Via Santa Giulia e ha una lunga storia. Sul muro in fondo, tra il piccolo bancone e la cucina, c'è una foto in bianco e nero, anzi un po' seppia, di una signora che sembra un'attrice. In realtà è la signora Ala, la fondatrice. Ma perché un nome così particolare? Pare che suo padre durante la guerra (la prima) fosse prigioniero ad Ala di Stura. Disperando forse di riuscire a cavarsela, pregò: ti prego, Signore, ti giuro che se mi fai tornare a casa chiamerò la mia prima figlia Ala. Tornò a casa sano e salvo, e alla prima figlia, che gli nacque nel 1924, per onorare il fioretto diede proprio il nome di Ala.
Famosissima da più di trent'anni tra i "veri torinesi", continua inspiegabilmente a mantenere bassi i prezzi, nonostante la più che buona qualità dei piatti. E' sempre piena, si trova posto solo prenotando o andando molto presto, e vale davvero la pena. Quello che più mi piace è come sia riuscita a tenersi fuori dalla corsa al fashion che ha investito, purtroppo, i ristoranti di Torino qualche anno fa. L'Ala ha invece conservato il suo understatement.

giovedì 29 novembre 2007

Basashi e chawanmushi ☆ 馬刺しと茶碗蒸し

Ieri sera le pile della macchina foto erano di nuovo scariche (ma lo fanno apposta?) quindi, anche oggi dovrete "accontentarvi" di foto prese da internet.


Come tutti sanno, i giapponesi mangiano il pesce crudo. Qualcuno sa anche che di solito non mangiano la carne cruda. Quasi nessuno sa invece che se è di cavallo, la mangiano di gusto. Quindi ecco a voi il basashi, ovvero il sashimi di cavallo, specialità dell'esotica Kumamoto, che diede i natali alla mia dolce metà. Ieri sera abbiamo provato a ricreare la magia nell'austera Torino, e devo dire che è stato abbastanza soddisfacente. Unico problema, che si riscontra sempre e comunque quando si tratta di carne italiana usata per scopi giapponesi: è troppo magra, quindi un po' duretta. La carne giapponese è grassa, ma il grasso è posizionato strategicamente in modo che invece di fare schifo e essere duro, rende la carne estremamente morbida e gustosa. Purtroppo gli italiani non apprezzano il grasso, a parte i macellai, che ogni volta che compro un pezzo di carne e chiedo se posso averlo un po' più grasso mi guardano con un'espressione tipo "sono queste le soddisfazioni della vita". Cmq grasso è buono, provare per credere!!

Altra cosa che ho preparato ieri sera è chawanmushi. Ora, confesso che la prima volta che lo mangiai, e anche la seconda e la terza a occhio, non mi piacque un gran che, anzi. Anche adesso non lo adoro, ma volevo provare a farlo. Si tratta di una sorta di budino con funghi, gamberi e alghe. La prima volta che sentii il nome chawanmushi pensai che volesse dire insetto (mushi) nella tazza (chawan), e capirete che ero parecchio disgustata. Ma poi fortunatamente capii che vuol dire tazza (chawan) a bagnomaria (mushi). Maledetta omofonia. E' venuto molto buono, cioè, come dovrebbe essere, ma io continuo a sostenere che i budini dovrebbero essere di cioccolato o, al massimo, crème caramel.

lunedì 26 novembre 2007

Incontro

Volevo inserire un video ma in questo momento non ci riesco. Riproverò, nel frattempo vi lascio il link a Incontro

venerdì 23 novembre 2007

Il dizionario ideale

Ok, il titolo è fuorviante, perché vorrei sostanzialmente limitarmi al dizionario dei sinonimi e dei contrari. Avrei potuto mettere "Il thesaurus ideale", e sarebbe stato più giusto perché il termine indica tutta una serie di raccolte di termini varie, che sono un po' il mio sogno, ma poi sembrava che me la tirassi.

Comunque.
Come molti potranno immaginare, nel mio lavoro i sinonimi sono fondamentali. E non ne viene mai in mente uno giusto. Ma per quello ci sono i "normali" dizionari dei sinonimi e dei contrari. Il fatto è che personalmente, i problemi maggiori li ho con cose che non si possono mettere in ordine alfabetico, mi spiego meglio. O ho il problema che io definisco "del vocabolario capovolto", cioè: come si chiama quella cosa che si trova sulle navi e ci si attaccano le vele? La risposta ovviamente è "albero", ma quando serve non viene mai in mente. E su un vocabolario non si può cercare una definizione. Oppure ho bisogno di sinonimi molto particolari, che sul mio dizionario dei sinonimi ovviamente non ci sono, che magari si riferiscono solo a una specifica sfera ecc ecc. E lì è un casino perché mi arrovello per ore, e non cavo mai un ragno dal buco.

Insomma, io vorrei un dizionario ragionato ragionato, interattivo, organizzato per schede tematiche, e molto ma molto dettagliato, che spieghi per ogni accezione di una parola se è positiva o negativa, le sfumature e tutto.
Esiste?

venerdì 16 novembre 2007

Nankotsu ☆ 軟骨


Come molti di voi a questo punto avranno capito, in Giappone si mangiano un sacco di cose che alla maggior parte degli italiani farebbero schifo (o sgiai, come si suol dire). Però quando ci ritraiamo schifati spesso dimentichiamo che noi mangiamo ad esempio il formaggio con la muffa (sì, parlo del gorgonzola), che è un classico esempio di un cibo che all'idea fa sgiai ma se lo mangi ti innamori.
Detto questo (per par condicio), una delle tante cose schifose ma in realtà buone che mangiano i nostri amici di là dal mare è nankotsu, cioè... Cartilagini di pollo. Per essere più precisi, si tratta di quella cartilagine che c'è in mezzo al petto. Che qui in Italia si butta. Invece in Giappone si frigge. Devo dire che non ha tutto sto gusto (sapeva soprattutto dell'aglio che ci avevo grattugiato sopra), però ha una consistenza molto particolare, non gommosa come i più maligni avranno immaginato ma piuttosto croccante. Non riempiono molto, infatti in Giappone si mangiano soprattutto come aperitivo. Un altro modo di cucinarli (ma non mi ci sono ancora messa) è sotto forma di spiedini.

lunedì 12 novembre 2007

...

Sono solo io che trovo ironico il fatto che il capo della Polizia si chiami Manganelli?

giovedì 8 novembre 2007

La triste fine che fece il salmone

L'altro giorno Fusako e io siamo andate alla Metro.
Il nostro obiettivo principale era il pesce, poi ovviamente abbiamo comprato anche un sacco di altre cose, ma su questo preferirei sorvolare.
Il problema è che alla Metro non ti vendono tipo un'orata, mezzo chilo di cozze e cose simili, devi prenderne in grande quantità. Avendo il freezer, non è un grosso problema, anzi in realtà facciamo così sempre ma... Il fatto è che non vendono neanche i tranci di salmone. Vendono i salmoni interi.


Abbiamo guardato per una mezz'oretta quelle chilate di salmoni che c'erano, poi abbiamo preso il coraggio a due mani e... Ne abbiamo comprato uno intero. Arrivate a casa, abbiamo squartato il salmone sul mio tavolo della cucina... E' stata diciamo un'avventura... dopo i primi attimi di panico, ci abbiamo preso un po' la mano ed è stato più facile. Il risultato è quello qui sotto. Salmone per mesi e mesi.



Mentre lo tagliavamo, con gli attrezzi più disparati che non rivelerò neanche sotto tortura, dicevamo tra noi: beh, diciamo che se ci vedesse uno chef, un pescivendolo o anche solo un pescatore, ci salterebbe al collo per la misera fine che stiamo facendo fare a questo incolpevole salmone. Son sicura che non è così che si sfiletta il pesce, ma se mi tieni su quella pinna la trancio via che mi sta proprio in mezzo alle balle. Tienilo fermo, sta cercando di scappare!

Comunque, la sera stessa ne abbiamo mangiato un po' a sashimi, ed era una bontà. Oltre al salmone, abbiamo comprato del tonno, anche quello finito in parte a sashimi (delizioso) e capesante (giuro che anche loro, sempre a sashimi, si scioglievano in bocca!). E intanto ho il freezer pieno di pesce.


martedì 6 novembre 2007

Tororo soba ☆ とろろそば


Comincia il freddo, cominciano le paste in brodo.
Questa è una soba, c'est a dire spaghetti di grano saraceno, in brodo di pesce con porri e... Nagaimo grattugiata. Nagaimo è un tipo di patata (il nome significa "patata lunga") ed è molto molto acuosa e appiccicaticcia. Si grattugia e poi si mette lì nel brodo, insieme (stavo per dimenticarlo) a un uovo crudo. Poi mangiando si mischia il tutto, ma è bello a vedersi così, no?

Altri usi di nagaimo: grattugiata nell'okonomiyaki, infarinata e fritta, a julienne con alghe nori e salsa si soia, e grattugiata come complemento a tutta una serie di piatti. Come si può immaginare, non ha un gusto particolarmente marcato, anzi. Però è una sensazione stranissima, un po' viscida... Ok, mi rendo conto che detto così non invoglia per niente. Scusate.

Lo spettacolo è finito e i suonatori se ne vanno

Oh, no... E' morto Enzo Biagi...

...

Posto questa intervista di poco tempo fa, perché mi sembra esemplificativa di alcune cose che penso anche io, che pensano in tanti, che forse dovremmo pensare tutti...?



Non si può raccontare nessuna storia se non si ha un punto di vista.
L'Italia è un paese di destra o di sinistra? Dipende dai giorni.
Dov'è la differenza tra destra e sinistra? Si pensa che la sinistra sia un'idea per cui ci si batte per portare avanti quelli che la vita ha fatto nascere indietro.

lunedì 5 novembre 2007

Sanma

Dopo parecchie vicissitudini computeristiche che non sto neanche ad elencare, rieccomi con un post culinario.
La sanma è un pesce "povero", molto diffuso in Giappone soprattutto in questa stagione, e in Italia non l'ho mai trovata (questa era surgelata, in arrivo dal paese del Sol Levante). Mi dicono che il nome scientifico è Cololabis Saira, e se ho capito bene dev'essere un tipo di sauro. Il dizionario, giusto per confondermi ancora un po' le idee, recita: costardella. D'altra parte, sono anni che dico che questo dizionario ha le idee confuse. Alla voce "tai" dice: pagro, orata, dentice, pagello. Sì ma quale??? Comunque, ci sarà un motivo per cui i traduttori del tempo che fu decisero di chiamare il film di Ozu Sanma no aji Il gusto del sake e non Il gusto della costardella.

Comunque la morte sua è semplicemente cuocerla in forno (o più propriamente sul gas) su una retina metallica e poi servirla con del daikon (rapa giapponese) grattugiato e salsa di soia. E' un pesce piuttosto grasso, quindi rimane molto morbido. Peccato che sia così piccolo!!

Per concludere la cenetta ho fatto anche tonjiru, cioè la zuppa di miso con il maiale e le patate dolci. So che a molti italiani l'accostamento carne-pesce non sconfinfererà più di tanto, ma in Giappone è una cosa normale. Anche io all'inizio me ne ero stupita.

E insomma buon appetito!

giovedì 1 novembre 2007

Ancora su James Blunt...

...per dire che il suo album Back to Bedlam ha come quasi tutti gli album una parte di "special thanks". Alla fine della serie di nomi che compaiono, soprattutto discografici, manager, staff vario ecc, c'è and my imaginary friend Charles - wherever he may be.
Ma quanto è carino?!

Già che ci sono, ecco il link alla sua pagina ufficiale su You Tube.