lunedì 5 novembre 2007

Sanma

Dopo parecchie vicissitudini computeristiche che non sto neanche ad elencare, rieccomi con un post culinario.
La sanma è un pesce "povero", molto diffuso in Giappone soprattutto in questa stagione, e in Italia non l'ho mai trovata (questa era surgelata, in arrivo dal paese del Sol Levante). Mi dicono che il nome scientifico è Cololabis Saira, e se ho capito bene dev'essere un tipo di sauro. Il dizionario, giusto per confondermi ancora un po' le idee, recita: costardella. D'altra parte, sono anni che dico che questo dizionario ha le idee confuse. Alla voce "tai" dice: pagro, orata, dentice, pagello. Sì ma quale??? Comunque, ci sarà un motivo per cui i traduttori del tempo che fu decisero di chiamare il film di Ozu Sanma no aji Il gusto del sake e non Il gusto della costardella.

Comunque la morte sua è semplicemente cuocerla in forno (o più propriamente sul gas) su una retina metallica e poi servirla con del daikon (rapa giapponese) grattugiato e salsa di soia. E' un pesce piuttosto grasso, quindi rimane molto morbido. Peccato che sia così piccolo!!

Per concludere la cenetta ho fatto anche tonjiru, cioè la zuppa di miso con il maiale e le patate dolci. So che a molti italiani l'accostamento carne-pesce non sconfinfererà più di tanto, ma in Giappone è una cosa normale. Anche io all'inizio me ne ero stupita.

E insomma buon appetito!

1 commento:

Mauro ha detto...

Vorrei proporre un brindisi alla fine delle avventure computeristiche!
Anche perché ne ho appena iniziate di mie e spero si concludano meglio...
stasera ci ho messo 1 ora a convincere il mio mac che capisce il tedesco. Oddio, io ci avessi messo un'ora a capire il tedesco sarei stato contento, ma lui non doveva impararlo, solo trovare quel cassetto della memoria dove lo aveva salvato (e non è una metafora!).