giovedì 29 novembre 2007

Basashi e chawanmushi ☆ 馬刺しと茶碗蒸し

Ieri sera le pile della macchina foto erano di nuovo scariche (ma lo fanno apposta?) quindi, anche oggi dovrete "accontentarvi" di foto prese da internet.


Come tutti sanno, i giapponesi mangiano il pesce crudo. Qualcuno sa anche che di solito non mangiano la carne cruda. Quasi nessuno sa invece che se è di cavallo, la mangiano di gusto. Quindi ecco a voi il basashi, ovvero il sashimi di cavallo, specialità dell'esotica Kumamoto, che diede i natali alla mia dolce metà. Ieri sera abbiamo provato a ricreare la magia nell'austera Torino, e devo dire che è stato abbastanza soddisfacente. Unico problema, che si riscontra sempre e comunque quando si tratta di carne italiana usata per scopi giapponesi: è troppo magra, quindi un po' duretta. La carne giapponese è grassa, ma il grasso è posizionato strategicamente in modo che invece di fare schifo e essere duro, rende la carne estremamente morbida e gustosa. Purtroppo gli italiani non apprezzano il grasso, a parte i macellai, che ogni volta che compro un pezzo di carne e chiedo se posso averlo un po' più grasso mi guardano con un'espressione tipo "sono queste le soddisfazioni della vita". Cmq grasso è buono, provare per credere!!

Altra cosa che ho preparato ieri sera è chawanmushi. Ora, confesso che la prima volta che lo mangiai, e anche la seconda e la terza a occhio, non mi piacque un gran che, anzi. Anche adesso non lo adoro, ma volevo provare a farlo. Si tratta di una sorta di budino con funghi, gamberi e alghe. La prima volta che sentii il nome chawanmushi pensai che volesse dire insetto (mushi) nella tazza (chawan), e capirete che ero parecchio disgustata. Ma poi fortunatamente capii che vuol dire tazza (chawan) a bagnomaria (mushi). Maledetta omofonia. E' venuto molto buono, cioè, come dovrebbe essere, ma io continuo a sostenere che i budini dovrebbero essere di cioccolato o, al massimo, crème caramel.

1 commento:

mapomo ha detto...

Il sashimi di cavallo mi ispira tanto tanto... il budino di funghi invece me lo ricordo e fa un pochino pettare... viva il creme caramel!