domenica 31 gennaio 2010

Fine

Come in molti avranno intuito già da tempo, questo blog è arrivato, purtroppo o per fortuna, al capolinea.
Ho la testa invasa da mille altre cose, poco tempo per cucinare ricette nuove, e il fatto che le poche volte che succede mi dimentico di fotografarle è indicativo. Questo, unito al fatto che non riesco a cambiare l'indirizzo di accesso e che tra poco quello che uso adesso non sarà più attivo mi ha fatto prendere questa decisione.
Quindi.
Questo è l'ultimo post.
Anzi, il penultimo.
Perché l'ultimo ultimo sarà quello che darà l'indirizzo del nuovo blog, che spero avrò più tempo per seguire. Spero anche di avere più cose nuove da raccontare, quando sarò in Giappone (in altre parole stay tuned).

Vi saluto con una poesia di Trilussa che ho riletto dopo tanto tempo.

C'è un'ape che si posa su un bocciolo di rosa
lo succhia e se ne va.
Tutto sommato la felicità
è una piccola cosa.

venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale!

Ed eccoci arrivati a quello che, crediamo, sarà almeno per un po' il nostro ultimo Natale italiano. Per chi non fosse stato avvertito per telefono, dal vivo, da qualche amico che se l'è lasciato scappare, al più tardi in primavera i Kono torneranno in Giappone.
E così, si diceva, eccoci all'ultimo Natale italiano. E Yui ha pensato bene di farsi venire la febbre a 40, così siamo chiusi in casa da tre giorni, niente cenone della vigilia, niente pranzo di Natale, Babbo Natale non voleva che gli attaccassimo l'influenza quindi non ha neanche suonato.
Insomma, buon Natale!

mercoledì 2 dicembre 2009

Ma che davvero?

C'è un blog che leggo sempre, da quando ero incinta. E' il blog di Wonder. Anche lei è una neomamma e Viola ha un mese più di Yui.
Anche se Wonder ha vissuto la maternità in modo molto diverso da me, mi ha sempre aiutata molto leggere le sue sensazioni, per quanto diverse dalle mie. Avrei voluto aiutarla, a volte, altre volte farmi aiutare. E in questo probabilmente ci sono riuscita perché leggerla è davvero sempre un piacere.
Adesso tra le tante cose che si è inventata c'è anche il give away di Natale... Mi raccomando, partecipate numerosi!

domenica 22 novembre 2009

Oishinbo


Da qualche tempo io e Shinji, da sempre appassionati di cucina, abbiamo cominciato a guardare la serie animata tratta dal manga Oishinbo (letteralmente, il goloso di cose buone). Ovviamente, come molti manga interessanti, non è pubblicato in Italia e solo da poco ha cominciato a uscire negli Stati Uniti (per Viz). In Giappone, invece, la sua pubblicazione è cominciata nel 1983 e va avanti ancora oggi: in totale sono, pensate, 103 volumi.
La storia è questa: Yamaoka, lo oishinbo del titolo, è un giornalista e viene incaricato, insieme alla nuova arrivata Kurita, di creare un menu speciale per celebrare i 100 anni del giornale. Yamaoka è un profondo conoscitore della cucina giapponese e non solo, e in ogni capitolo/puntata risolve un dubbio, spiega un mistero, insegna qualcosa. Il segreto del suo sapere è che suo padre, con il quale ha rotto i rapporti, che è un famosissimo ceramista ed esperto di arti tradizionali, ha un circolo privato per gourmet di altissimo livello.
L'anime in Giappone è stato trasmesso dal 1988 al 1992.
Per me è davvero interessante perché racconta molto non solo sulla cucina giapponese intesa come preparazione, ma anche sulla storia, sulla nascita dei diversi piatti, sugli utensili, sul sentimento con cui bisogna cucinare e tanto altro ancora.
Le cose stupefacenti di questo anime per me sono due: la prima è che ti fa venire fame nonostante si tratti di un anime (e non è affatto semplice disegnare il cibo). Però vi assicuro che fa venire l'acquolina in bocca. La seconda è che in Giappone esistano molti manga e anime di questo genere, e che li leggano/guardino anche i bambini. Questo è stupefacente anche perché spesso i discorsi sono abbastanza complicati, si parla della quantità di grasso che un pesce deve avere per essere buono (e quindi in una stagione lo si mangia, in un'altra no), di quanto deve essere alto il fuoco perché il riso alla cantonese venga bene, e cose del genere.
Tutto però si ricollega alla vera passione che hanno i giapponesi per il cibo. Chi legge un po' di manga se ne sarà accorto: soprattutto negli shojo manga ci sono sempre tantissimi riferimenti a vari piatti. I giapponesi sono aperti a qualsiasi novità: pochi non mangerebbero qualcosa perché "non so cos'è". Altra cosa che a suo tempo mi stupì molto è che ci sono pochissimi vegetariani (almeno per quanto ne so).
Insomma, amano proprio mangiare, secondo me molto più di noi italiani che nell'immaginario colletivo deteniamo questo primato.

Chi capisce il giapponese faccia un giro su YouTube (il primo episodio è qui), ne vale la pena.

giovedì 12 novembre 2009

Ginnan ☆ 銀杏

In molte città italiane, tra cui Torino, ci sono alberi di ginkgo biloba, ma pochi sanno che in Asia il seme di questo albero è molto usato in cucina.
L'albero è bellissimo, ha foglie a conchiglia molto lisce che d'autunno diventano gialle. Il seme, invece, è ricoperto da una polpa... che puzza di cacca. Davvero.
Provate a passare d'autunno sotto un viale di ginkgo, ad esempio all'ex zoo di Torino. Asfissiante.
Eppure, soprattutto nella cucina cinese, il seme è un ingrediente molto prelibato. Nella cucina giapponese si utilizza ad esempio nel chawanmushi.
Il gusto è molto delicato, qualcuno potrebbe dire che non sa di niente... ma ha una consistenza molto particolare.

giovedì 1 ottobre 2009

vacanza?

No, è un po' che sono tornata dalle vacanze, quasi un mese ormai.
Sono in vacanza da Acqua di limone, insomma.
Mi riprometto sempre di creare qualche post sul Giappone, mettere qualche foto del viaggio, ma non ho mai tempo, oppure quando ce l'ho non ho la lucidità necessaria.
Rimedierò. Sì.

giovedì 2 luglio 2009

ビビンバ ☆ Bibimba


Ma questo non era un blog di cucina giapponese? No, in realtà non lo è. Quindi non c'è nulla di strano se presento, ancora una volta, una ricetta coreana.
Bibimba... Mi è sempre piaciuto non solo il piatto ma anche il nome, che trovo così musicale ed evocativo. Poi chissà come viene pronunciato in coreano. Si tratta di un piatto a base di riso, sul quale vengono disposti vari ingredienti, principalmente verdure e un tipo di carne. Il tutto condito con kochujan, una pasta di peperoncino, salsa di soia, e un uovo crudo. Prima di mangiarlo, deve essere mescolato.
A volte può essere servito in una ciotola di pietra bollente, per tenerlo caldo.

Il mio esperimento, al solito un po' giapponesizzato, è a base di carne di vitello, takenoko e fagiolini.
Ma non finisce qui!! Tenterò altri esperimenti!!