domenica 26 agosto 2007

Film in TV

E' incredibile come quelli che lavorano alla programmazione televisiva delle reti in chiaro si mettano d'impegno per produrre serate piene di film (come stasera: ben quattro solo in prima serata, tra cui due capolavori come "Il mucchio selvaggio" e "Eyes Wide Shut") e altre in cui non c'è assolutamente nulla (e lo dice una che non disdegna affatto le serie TV, anzi), ma solo serial italiani (magari sul clero...), giochi, il circo (oddìooooo! uccidetemi!!!) e cose simili. In realtà queste serate sono fondamentali perché mi permettono di guardare i film "gay" che non mi viene voglia di guardare in nessun altro momento... (Non disperare, Alice, ce la farai a vederli tutti...)

Comunque da un po' di tempo capita una cosa strana. Chissà perché, negli ultimi anni la rai programma relativamente spesso "C'era una volta in America", e io non lo guardo mai, un po' perché lo conosco bene, un po' perché è molto lungo e guardarlo in TV, con pubblicità e telegiornali e previsioni del tempo si finisce per fare le ore piccolissime. Però, anche se guardo qualcos'altro, ogni tanto faccio zapping e me ne guardo un pezzettino, il che mi rincuora. Ebbene, ogni volta, essendo il mio zapping casuale, cioè non legato alla pubblicità di altri canali ecc, vedo scene diverse, tranne una, che rivedo sempre.

E' la scena in cui Noodles va nel bar di Moe, ma non la vedo mai tutta, solo le due battute che si scambiano prima di andare a dormire:
Moe: Cosa hai fatto in tutti questi anni?
Noodles: Sono andato a letto presto.

Ecco, secondo me questo è un esempio di una brevitas quasi latina. E sono contenta di beccarla ogni volta. Poi ho visto la sequenza dei bambini che piangono in ospedale, con quell'inquadratura a plongée con l'infermiera che non sa chi consolare... Quasi comica, davvero stupenda. E tante altre che non sto qui a elencare. Rivedere i film è proprio una bella cosa...

venerdì 24 agosto 2007

Cosa succede...

...quando si leggono più libri contemporaneamente.
In vacanza leggevo "L'isola di Arturo", e con Shinji "Dieci piccoli indiani". Ebbene, una notte ho sognato che il vero motivo per cui il padre di Arturo appariva così scontroso e scostante, era che era lui ad aver architettato il piano diabolico per eliminare i dieci ospiti della casa!

mercoledì 22 agosto 2007

Luoghi, ovvero diario di viaggio ultima parte

E per finire, una panoramica sui luoghi che abbiamo visitato, a volte guidati, a volte soli, nella splendida Puglia.


Innanzitutto, come non citare Alberobello, con i suoi splendidi trulli?
Ad Alberobello c'è tutto un rione, leggermente in salita, con i trulli, compresa una chiesetta, e in molti trulli ci sono negozietti vari. Con la scusa di dare un'occhiata ai negozietti si entra e si guarda il trullo da dentro. Molto molto belli! Abbiamo anche avvistato una comitiva di giapponesi!






Altro paesello un po' meno particolare ma ugualmente delizioso è Locorotondo. Come tutti i paesini della zona, è fatto di casette piccole e bianche, con i dehors che si spalmano sui vicoli.
Si chiama Locorotondo perché è costruito su pianta circolare, e visto "da fuori", mentre si arriva, è effettivamente non solo rotondo, ma anche piuttosto arroccato. La cornice esterna, circolare appunto, si chiama "lungomare", anche se il mare è a parecchi chilometri.






Altro giorno, altro paese, questo deciasmente più famoso. Si tratta di Ostuni, la città bianca, famosa per i caratteristici fischietti di terracotta!





Ci avevano detto che avremmo trovato un sacco di turisti, invece quando ci siamo andati noi, neanche l'ombra.
Allora, muniti di granita al caffè con panna, abbiamo fatto un giro per questi stupendi vicoli, che si arrampicano uno sull'altro in un intricato labirinto.











Altro scorcio di Ostuni.



















Ultimo, ma non meno importante, per ragioni mangerecce, Cisternino, dove ci siamo fatti quella scorpacciata di carne di cui sproloquiavo qualche post fa. Tutte quelle persone che vedete si stanno allegramente abbuffando di carnazza, salciccia e chi più ne ha più ne metta! Beati loro!!
(in primo piano, il cugino Alfio)












Infine infine, come monito per i posteri ecco una foto che prova la mia famosa impavidità nonché prestanza atletica. Esatto, mi sono data allo sci nautico. Ho preso delle culate assurde e ho male ai muscoli ancora adesso, ma è stata un'esperienza bellissima!!! Erano anni che volevo provarci, e finalmente ce l'ho fatta!! Non credevo che fosse così difficile tirarsi in piedi, ma la barca tira con una forza incredibile e sembra che voglia strapparti le braccia... In compenso, quando riesci a tirarti su è una FIGATA!!!

martedì 21 agosto 2007

Ipse dixit

Il guaio con le carote, è che puoi usarle una volta sola.

Bugs Bunny

domenica 19 agosto 2007

Il cibo, ovvero diario di viaggio parte seconda

Come dicevo ieri, la Puglia è stata davvero una gradita sorpresa. O meglio, non propriamente una sorpresa, perché nessuno aveva mai osato dire che la Puglia fa schifo, ma tra il sapere che una cosa è bella e il constatare che lo è davvero, c'è una bella differenza.
Tanto per non smentirmi, vorrei, prima di dimenticarmi, spendere due parole sul cibo pugliese. Il cugino Alfio fa pesca subacquea, quindi abbiamo mangiato ottimo pesce fresco (compreso un "tordo" cucinato all'acquapazza), ma soprattutto... Rullo di tamburi...


I RICCI DI MARE!!!! Eravamo sul gommone, e Alfio si è avvicinato il più possibile alla spiaggia di un ristorante di amici suoi, e si è fatto portare un vassoio con 50 ricci!! E ce li siamo pappati con il pane ancora caldo e la birra.
Poi, non contenti, qualche sera dopo siamo andati a mangiare proprio in quel risorante, a Torre Canne, ricavato in un edificio che comprende gli unici trulli sul mare (bellissimi), e lì abbiamo mangiato: antipasto di crudità varie (gli immancabili ricci, scampi, noci di mare, ostriche francesi, carpaccio di sarago e di pescespada), vari antipastini tiepidi, e tagliolini caserecci con i ricci di mare. Il tutto condito da prosecco. Pancia piena, si faceva fatica a muoversi.



Un'altra sera invece, tanto per variare un po', ci siamo fatti una mega scorpacciata di carne. Vicino a Fasano c'è un paesello carinissimo che si chiama Cisternino (seguiranno foto), ed è famoso per la carne. Nel paese ci sono molte macellerie, aperte anche all'ora di cena, e per le strade panche e tavoli. Si va in una macelleria, si ordina la carne, loro te la cuociono e te la portano fuori. Nella foto un esempio. Salsicce, agnello, fegato (argh), e soprattutto le "bombette", cioè carne di maiale impanata e fatta a rolatina con dentro del formaggio. Yum yum!!! Poi visto che sono clementi, ti portano anche un po' di insalata, "per sgrassare".

Invece, tra i cibi che ci ha cucinato Marika: cozze in varie salse (apprendo che quelle tarantine sono rinomate), polpo con patate (che ricordo faceva anche zia Clara, ma questo era innegabilmente più buono), focacce varie (quella standard ha il pomodoro fresco, a me ovviamente è piaciuta quella ripiena con cipolle e olive), pasta con pescetti vari, il già citato pesce all'acquapazza (cioè in padella con olio acqua, aglio e pomodoro), orecchiette con pomodoro e cacioricotta (che apprendo trovarsi fresco solo in questa stagione. Tra pochi giorni, sarà disponibile solo sottovuoto, e le masserie cominceranno a produrre la ricotta), fritto di pesce, e poi i vari formaggi. Caciocavallo, cacioricotta, provolone, scamorza, mozzarella, stracciatella, e altri dei quali ho dimenticato il nome ma non certo il sapore!

sabato 18 agosto 2007

Di ritorno, ovvero diario di viaggio parte prima

E così, eccoci ritornati nella appiccicosa ma sempre accogliente Torino.
Innanzitutto, lasciatemi dire una cosa. La Puglia è bellissima!!! Ci ero stata da ragazzina, ma non la ricordavo così solare, silenziosa, bianca come invece l'ho vista adesso.
Dunque, andiamo con ordine. Abbiamo fatto base a Fasano, in provincia di Brindisi ma proprio sul confine tra le tre province di Brindisi, Bari e Taranto. Lì abitano i miei favolosi cugini, che sono stati assolutamente perfetti, ci hanno viziato e rimpinzato, forniti di casa e macchina, guidati, istruiti, consigliati e chi più ne ha più ne metta.
Secondo poi. Abbiamo mangiato delle cose buonissime, sia cucinate dalla cugina Marika che mangiate fuori. Anzi, Marika ha intrapreso una sistematica lotta contro il tempo per farci mangiare tutte le cose che secondo lei erano meritevoli. Credo di aver preso qualche chilo, anzi adesso mi peso. (update: fatto, temevo peggio)
Terzo, il mare era bellissimo!! Il cugino Alfio ci ha portati in giro in gommone, abbiamo fatto dei giri splendidi.
Quarto: abbiamo visto delle città carinissime, tutte piccoline e bianche!
Quinto, il paesaggio di campagna era davvero fantastico, tutto a ulivi (che sono una mia segreta passione) che quando si alza un po' di vento diventano d'argento...

Al prossimo post per le prime foto!

giovedì 9 agosto 2007

Saludos Amigos!

E così ridendo e scherzando domani Shinji e io ce ne partiamo per la Puglia! Esatto, scappiamo da questo clima radical-autunnale e fuggiamo verso più lieti e assolati lidi.
Appuntamento tra una settimana, con resoconto illustrato! Non perdetevelo!!

martedì 7 agosto 2007

Senza titolo

Sono già passati cinque giorni dall'ultimo post, e non abbiamo provato nessuna ricetta nuova. Non abbiamo visto nessun film meritevole di menzione, non ci è successo praticamente nulla di degno di nota. Questo in senso positivo. In senso negativo, di cose ne sono successe. Ad esempio abbiamo visto alcuni film orrendi. Ma è meglio non parlarne...
E poi, la cosa più negativa è successa ieri quando per caso abbiamo scoperto che tutta la trafila per rinnovare il permesso di soggiorno di Shinji è stata inutile, e che avrebbe dovuto fare in tutt'altro modo. Quindi sono stati inutili i 57 euro pagati (che mai rivedremo), le varie marche da bollo da 14,61 e da 3,10, le code all'anagrafe, in tribunale ecc ecc.
E invece quello che dovevamo fare non l'abbiamo fatto quindi lo facciamo adesso. Ieri mattinata in questura, oggi all'anagrafe (perché tutti i certificati che avevamo chiesti li ho consegnati nella richiesta inutile), domani giornata campale all'ufficio immigrazione.
E tutto questo, perché? Perché è cambiata la procedura. Obiezione: ma scusi, io sta cosa mica l'ho fatta due mesi fa, l'ho fatta 10 giorni fa. Risposta: eh, mi spiace.
Nonostante il nuovo ufficio immigrazione sia a due passi da casa, rimpiango quello vecchio in cui c'era un ufficio per l'Africa, uno per l'Europa, uno per l'Asia, e uno per USA, Australia e Giappone. Bei tempi, non c'era mai nessuno. Adesso invece prima che ti chiamino hai tempo a leggere un libro intero (cosa che ieri ho prontamente fatto).
Che due palle giganti.

giovedì 2 agosto 2007

Ebi mayo itame ☆ エビマヨ炒め


Come accennavo qualche post fa, nel ristorantino cinese che frequentavamo a Tokyo, prendevamo alcuni piatti ricorrenti. Uno di quelli era ebi mayo itame, cioè gamberi saltati con maionese. Detto così fa un po' impressione, ma erano veramente buonissimi. L'altro giorno ho fatto un esperimento. Innanzitutto, ho scoperto che ci sono moltissime ricette di questo piatto, ma eliminando a priori le più semplici che onestamente mi puzzavano un po' di campate per aria, ho diviso le ricette in due grandi categorie: quelle secondo le quali i gamberi vanno fritti (e saranno sicuramente molto più buoni) e quelle secondo le quali invece vanno solo saltati in padella. Visto che è agosto e visto anche il non trascurabile particolare del titolo, che dice gamberi saltati con maionese e non gamberi fritti con maionese, ho scelto una ricetta del secondo gruppo.

Piccola digressione linguistica. In realtà itameru in alcuni casi può anche voler dire friggere, ma nel senso ad esempio di "riso fritto" cioè appunto, saltato in padella in abbondante olio. Per indicare friggere nel senso di buttare nell'olio bollente e poi una volta terminata la cottura togliere dall'olio, asciugare e buttare via l'olio, in giapponese esiste un altro termine, ageru. Fine della digressione linguistica che probabilmente interesserà a quattro o cinque persone in tutto l'universo mondo, per stare larghi.

Allora praticamente si fanno saltare i gamberi con i soliti aglio, zenzero, porro, dopo averli passati nella fecola di patate. Una volta cotti, si spegne il fuoco e si mischiano a una salsa fatta con maionese, una punta di ketchup, latte condensato, latte, olio di sesamo. Io ci ho aggiunto anche un po' di salsa di soia, tanto per non smentirmi.

Quelli del ristorante restano ineguagliati, se ricordo bene sopra avevano addirittura degli anacardi sbriciolati... Ma è stata comunque una super soddisfazione. L'unico difetto dei gamberi è che ci metti un'ora a pulirli, e cinque miuti a mangiarli...