domenica 19 agosto 2007

Il cibo, ovvero diario di viaggio parte seconda

Come dicevo ieri, la Puglia è stata davvero una gradita sorpresa. O meglio, non propriamente una sorpresa, perché nessuno aveva mai osato dire che la Puglia fa schifo, ma tra il sapere che una cosa è bella e il constatare che lo è davvero, c'è una bella differenza.
Tanto per non smentirmi, vorrei, prima di dimenticarmi, spendere due parole sul cibo pugliese. Il cugino Alfio fa pesca subacquea, quindi abbiamo mangiato ottimo pesce fresco (compreso un "tordo" cucinato all'acquapazza), ma soprattutto... Rullo di tamburi...


I RICCI DI MARE!!!! Eravamo sul gommone, e Alfio si è avvicinato il più possibile alla spiaggia di un ristorante di amici suoi, e si è fatto portare un vassoio con 50 ricci!! E ce li siamo pappati con il pane ancora caldo e la birra.
Poi, non contenti, qualche sera dopo siamo andati a mangiare proprio in quel risorante, a Torre Canne, ricavato in un edificio che comprende gli unici trulli sul mare (bellissimi), e lì abbiamo mangiato: antipasto di crudità varie (gli immancabili ricci, scampi, noci di mare, ostriche francesi, carpaccio di sarago e di pescespada), vari antipastini tiepidi, e tagliolini caserecci con i ricci di mare. Il tutto condito da prosecco. Pancia piena, si faceva fatica a muoversi.



Un'altra sera invece, tanto per variare un po', ci siamo fatti una mega scorpacciata di carne. Vicino a Fasano c'è un paesello carinissimo che si chiama Cisternino (seguiranno foto), ed è famoso per la carne. Nel paese ci sono molte macellerie, aperte anche all'ora di cena, e per le strade panche e tavoli. Si va in una macelleria, si ordina la carne, loro te la cuociono e te la portano fuori. Nella foto un esempio. Salsicce, agnello, fegato (argh), e soprattutto le "bombette", cioè carne di maiale impanata e fatta a rolatina con dentro del formaggio. Yum yum!!! Poi visto che sono clementi, ti portano anche un po' di insalata, "per sgrassare".

Invece, tra i cibi che ci ha cucinato Marika: cozze in varie salse (apprendo che quelle tarantine sono rinomate), polpo con patate (che ricordo faceva anche zia Clara, ma questo era innegabilmente più buono), focacce varie (quella standard ha il pomodoro fresco, a me ovviamente è piaciuta quella ripiena con cipolle e olive), pasta con pescetti vari, il già citato pesce all'acquapazza (cioè in padella con olio acqua, aglio e pomodoro), orecchiette con pomodoro e cacioricotta (che apprendo trovarsi fresco solo in questa stagione. Tra pochi giorni, sarà disponibile solo sottovuoto, e le masserie cominceranno a produrre la ricotta), fritto di pesce, e poi i vari formaggi. Caciocavallo, cacioricotta, provolone, scamorza, mozzarella, stracciatella, e altri dei quali ho dimenticato il nome ma non certo il sapore!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma il cacioricotta è la cosiddetta 'ricotta dura'?

le cozze tarantine sono rinomate perché come ti direbbe un pugliese: "sò bell chiain" (sono belle piene), più o meno :-)... io non le mangio in nessun modo...

domanda idiota: ma nella cucina giapponese ci sono i ricci di mare (loro che mangiano un sacco di pesce)...?

alice ha detto...

Sì, il cacioricotta è la ricotta dura, quella che si grattugia. O per lo meno, quello è il cacioricotta stagionato, poi se ricordo bene c'è anche quello fresco, che è inspiegabilmente simile al primosale.
Nella cucina giapponese i ricci di mare ci sono, anche se non sono una cosa che si mangia tutti i giorni (come da noi del resto). Si mangiano ad esempio sul sushi. Però sono sempre "già sgusciati", non si vede mai il riccio con gli aculei!

mapomo ha detto...

Mamma che bontà... ho letto il suo post e mi sento sazio.

Anonimo ha detto...

io sono di Cisternino e mi fa piacere che ti sia piaciuta!!
spero che tu abbia la possibilità di ritornarci e di gustare le nostre buone cose...(ti sono piaciute le bombette impanate???spettacolo!!!)
baci anna