lunedì 11 giugno 2007

Pentimento



Siccome mi sentivo un po' in colpa per aver profanato gli spaghetti cucinandoli con il natto, ho pensato bene di riequilibrare un po' le cose e oggi a pranzo ho mangiato gli onigiri con il prosciutto crudo.
Gli onigiri sono quelle polpettine di riso che i bambini dei cartoni animati mangiano a tutte le ore. Di solito si mette qualcosa dentro (ad esempio tonno e maionese) e poi si avvolgono con un'alga nori (cioè un'alga secca) e se magnano.
Ieri sera avevamo avanzato un po' di riso. Allora visto che qui non si butta via niente, ho fatto tre onigiri pensando di mangiarli oggi. All'ora di pranzo, prendo gli onigiri, apro il cassetto magico del cibo giapponese e cerco le alghe nori. Pofferbacco, sono finite, penso, che faccio adesso?
E lì, il genio che mi contraddistingue da sempre mi ha fatto venire un'idea degna del miglior ristorante di cucina fusion di Manhattan. Semplice, li avvolgo nel prosciutto crudo! E così ho fatto. Inutile dire che erano buonissimi, altro che alghe!!!


Invece qualche giorno fa ho fatto un altro piatto che si chiama tan tan men. Men vuol dire spaghetti, tan tan non lo so, però mi piace molto il suono, ha un che di stupidino, e io, ormai lo sanno anche i sassi, sono debole a queste cose.
Dovete sapere che i piatti di pasta giapponesi non sono mai stati il mio forte. Nel senso, se pasta deve essere, che sia con le melanzane, con le vongole, con il ragù, dico io.
Però qualche tempo fa nei negozi cinesi di porta palazzo abbiamo comprato una caterva di cosiddetti "noodles" e allora mi sono detta: è giunto il momento. Già avevo fatto degli ottimi yaki undon, che sono più tipo pastasciutta, ma lì il confronto veniva spontaneo. Visto che però la vera prelibatezza della pasta giapponese (che poi è originariamente cinese) è la pasta in brodo, il mio bel maritino mi ha cercato una ricetta su internet ed ecco qui i tan tan men. Dunque, trattasi di spaghetti di grano tenero in un brodo di: carne, spinaci (ma qui secondo me si può mettere quello che si vuole), tobanjan (che sarebbe una specie di pesto di fagioli di soia molto salato e vagamente piccante) e ovviamente l'immancabile brodo di pesce. Che detto così (carne+pesce) fa abbastanza impressione, ma il risultato era buonissimo. Poi al tutto si mischia anche un cucchiaino di una specie di pesto di sesamo che dà, oltre al gusto, anche una consistenza più densa, e il gioco è fatto.
Erano buonissimi! (me lo dico da sola... che pena)

9 commenti:

mapomo ha detto...

uhm... il secondo a me ispira parecchio... ma questo pesto di sesamo da dove arriva? è quello che si usa tipo per fare gli udon goma-miso o cose del genere? in tal caso, lo voglio anch'io!

mapomo ha detto...

goma-miso? esisteva davvero? sì, credo di aver mangiato una cosa del genere...

alice ha detto...

goma miso onestamente non l'ho mai sentito ma potrebbe essere. il nome di tale pesto è chimajan, io l'ho trovato a porta palazzo. non ho ancora capito bene come si usa, onestamente, per ora l'ho usato solo con i tan tan men. ma mi informerò!!

mapomo ha detto...

non ricordo se c'era anche il miso e se quindi si chiamasse così, ma una volta ho mangiato degli udon in un brodo di sesamo... ed erano buonissimi!

letizia ha detto...

gli spaghetti in brodo te li puoi tenere (anzi no, fammeli una sera a cena!) il sushi prosciuttoso te lo copio subito.

letizia ha detto...

lo possiamo battezzare Onigiri San Daniele?

Anonimo ha detto...

Visto che siamo in vena di confessioni ecco la mia.
La setimana scorsa abbiamo cucinato un risotto. Con i cavoli. Credo che non sia esattamente milanese, ma in realtà era buono. In più è una metafora del bilanciamento dell'universo. Il risotto più lo riscaldi peggio diventa. I cavoli, al contrario, più volte li riscaldi più buoni sono. Questo piatto di conseguenza non peggiora nè migliora. Praticamente è un risotto ying yang!
:)

alice ha detto...

leti:
c'è solo un problema, il prosciutto era di parma...

mauro:
buono il risotto con i cavoli, mia nonna lo faceva sempre... io ogni tanto ci provo, ma è sempre una sfida...

Anonimo ha detto...

Il riso "taoista" di Mauro io lo trovo semplicemente geniale. Lo voglio provare cercando di comprendere appieno l'espansione del chicco di riso e la concentrazione del gusto di cavolo.
Bisogna provare ...