martedì 1 aprile 2008

Takoyaki

Qualche tempo fa, siamo stati invitati dall'amica Akiko a mangiare i takoyaki. Trattasi di palline a base di un impasto a sua volta a base di farina, con dentro il polpo (tako), e altre amenità. Sono una specialità di Osaka, dove ha studiato Akiko, e infatti erano buonissimi! (molto più buoni di quelli che ho mangiato a Osaka, per la verità)

Dunque, il procedimento è abbastanza semplice, ma le speranze di ogni intraprendente cuoco sono generalmente castrate sul nascere dalla mancanza, in ogni casa italiana che si rispetti, dell'apposita piastra per takoyaki. In realtà non è nient'altro che una piastra con dei buchi rotondi, a mo' di polpetta. La piastra di Akiko ovviamente viene dal Giappone, e ha anche dovuto usare un trasformatore di corrente, ma questa è un'altra storia, che magari un giorno racconterò con il titolo Le Avventure di Alice nel Paese con la corrente diversa.


Per prima cosa, ovviamente, si fa scaldare la piastra, e poi, untala, si riversa una parte di impasto, che è molto liquido. A questo punto si mettono il polpo (un pezzetto a polpetta) e le altre amenità come porri, zenzero, cose crunchose che non ho ancora capito cosa sono ecc (foto sopra) e infine si richiude tipo sandwich con altro impasto (foto a lato). Fin qui tutto ok.



Quando l'impasto comincia a rapprendersi, viene il difficile. Bisogna munirsi di apposito stecchino, e far saltare le polpettine nei loro buchi, in modo che cuociano uniformemente sia sopra che sotto che di lato ecc. Qui a lato potete ammirare la sapiente mano di Shinji che dà prova di insospettabili abilità.
Quando sono cotti, si guarniscono con maionese, salsa apposita e scaglie di tonno e a quel punto sono pronti.

Attenzione, ingordi!!! Sono bollenti!! Soffiare prima di mettere in bocca!

11 commenti:

Riki ha detto...

Ecco cosa non abbiamo ancora provato! Come stai, si sente gia' qualcosa? Hmmmmm...Takoyaki.........non ti ricordi un posto dove li facevano veramente buoni?

Mauro ha detto...

Accidenti e' vero! Non ne abbiamo ancora mangiati! Pero' ci siamo abbuffati di ramen, sukiyaki e ltre prelibatezze raramente trovabili li' nel passato...
Credo che che d'ora in poi mi riferiro' in questo modo all'europa, non con est ovest ma con passato e futuro. Mi spiego: la mia vasca da bagno ha un compute piu' potente del mio portatile. E parla. Cosa che il mio portatile non fa. Sai come si dice in Italia... "gli manca solo la parola" ecco, lei ce l'ha!
Da ieri siamo sistemati, quindi se vuoi mangiare qulcosa che ti manca scrivilo e noi lo mangeremo per te!

a presto!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
mapomo ha detto...

Io ce l'ho la padella a casa!
Cosa saranno le cose crunchose? Non è mica la pastella del tempura fritta?

Riki ha detto...

Ui, sono andata a vedere che sito sarebbe questo qua. Che bello. Tutto un Blog di pubblicità. Magari una foto di Berlusconi come esempio ci starebbe, no?

Anonimo ha detto...

Questi tuoi post mi fanno sempre venire una fame tremenda :)

alice ha detto...

riki:
a Tokyo sinceramente non saprei dirti...

mapomo:
eh ma la piastra è più conviviale... Cmq la padella è già un passo verso la felicità. Sì, le cose crunchose sono qualcosa di fritto, ma non ho ancora capito cosa, tipo: farina fritta? impasto fritto? Boh...

mattia:
Eh beh, allora vuol dire che funzionano!

mapomo ha detto...

Posso copiarti la sezione "ultimi film visti"?

alice ha detto...

Pagando il giusto puoi fare tutto quello che vuoi...
^_^
Guarda che non ho il copyright!

Anonimo ha detto...

ciao io ho comprato la takoyaki maker su ebay..pensavo bastasse un semplice trasformatore :( e invece..mi potresti dire che trasformatore ha usato x la sua macchina e se è possibile anche dove l'ha comprato?? ciao e grazie

alice ha detto...

Ci vuole un trasformatore un po' più grande, dipende da quanti Watt servono alla piastra per funzionare. Di solito quelli normali che trovi qui sono da 50, e vanno bene giusto per telefonini e rasoi. Probabilmente su e-bay trovi anche quelli più grandi, però!