lunedì 5 gennaio 2009

Mi piacciono le parole vecchie

Mi piacciono le parole vecchie, quelle che non si sentono più tanto. Sessappiglio, nozze (meglio ancora sposalizio), i funerali (e non il funerale: quanti gliene vogliamo fare?!), uccel di bosco, marachella, e chi più ne ha più ne metta.
Mi piace anche quando in una frase italiana fa capolino una parola, una sola, in dialetto. Tipo dal macellaio, una signora compra un cotechino: per cuocerlo, vaire?
Mi piacciono i signori anziani che si mettono la cravatta anche solo per andare a comprare il giornale, mi danno l'idea di avere un rispetto per il mondo che non vedo più.

2 commenti:

mapomo ha detto...

Che dire...? Ci piacciono le stesse cose!

Anonimo ha detto...

Signora Alice,
beati i tempi in cui si portava il paltò, si aveva cura della propria toeletta e si conveniva che ammannire un desinaretto appetitoso per la propria famigliuola significa essere una massaia che vale... un Perù!