domenica 13 gennaio 2008

Diario di viaggio, parte terza: L'antica via di Kumano ☆ 熊野古道

La terza tappa del nostro viaggio è stata l'antica via di Kumano (熊野古道), la strada dei pellegrini che, nella pensisola di Kii, unisce i tre grandi santuari Kumano Hongu Taisha, Kumano Hayatama Taisha e Kumano Nachi Taisha, che tutti insieme prendono il nome di Kumano Sanzan, cioè "i tre monti di Kumano".


Partiti da Ise subito dopo la visita al santuario, siamo saliti su un treno regionale che per fare poco più di 100 km ci ha messo più di tre ore!! In effetti si fermava ad ogni stazione, quasi tutte piccolissime, per un totale di 31 (trentuno)!! Arrivati a Katsuura, la nostra base per la visita all'antica via di Kumano, eravamo stravolti e nei pressi della stazione era tutto buio. Abbiamo trovato un alberghetto e mangiato un pasto pronto.

La mattina abbiamo fatto un giretto al porto, dove abbiamo visto scaricare, disporre e calibrare una quantità industriale di tonni (yum). Poi via in pullman verso il Nachi Taisha, con la sua antica via.





Da tempo immemorabile i pellegrini percorrono questa serie di sentieri che si intrecciano nella fitta foresta, per far visita ai santuari di cui sopra, intervallati da tanti altri più piccoli. Si tratta semplicemente di un sentiero nel bosco, lastricato quanto basta, con altarini e tempietti a intervallare il percorso.

E' difficile descrivere a parole l'atmosfera, la calma, il ritmo rallentato che tutto prende in quei luoghi. I versi degli uccelli, il bosco di bambù, quelli che scendono e salutano, la guida turistica che aspetta qualcuno e intanto ti racconta.




Arrivati in cima, piccolo agglomerato di case con simpatica vecchina che vende caramelle. Il suo è un tipico negozietto di quelli che ormai si vedono sempre meno... Foto.
(e mi torna in mente il viaggio di Takemoto)



E finalmente il Nachi Taisha (che onestamente, rispetto alla strada per arrivarci, non è niente di che...). Notare il torii arancione, in tipico stile Kumano, mi dicono...

Attaccato al santuario c'è anche un tempio buddista, fuori una signora che brucia incenso ci fa una minilezione sulla differenza tra buddismo e shintoismo, leggermente risentita per il fatto che con il ristabilirsi della religione shintoista, molti templi furono trasformati in santuari, cosa che proprio non le va giù. Entriamo, anche il monaco attacca bottone, paragona i pellegrini di Kumano a quelli di Roma, il che mi fa pensare a come sia davvero possibile pensarsi uguali.


Poco distante, una pagoda a tre piani con la bellissima cascata di Nachi sullo sfondo. Pare che sia la più alta del Giappone. Anche ai piedi della cascata c'è un tempietto, e dicono che berne l'acqua doni lunga vita (fatto, ora stiamo a vedere).



Tornati in città, compriamo qualche souvenir mangereccio e saliamo sul primo treno per Shirahama (un altro treno locale... argh).


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