domenica 29 marzo 2009

Incontri

Lunedì scorso ho incontrato (in banca) la professoressa Gatti, la mia professoressa di inglese al liceo. Curiosamente nonostante Torino sia una piccola città, e nonostante abbia incontrato più volte altri professori, non avevo mai incontrato lei, che in pratica è quella che mi ha fatto amare l'inglese, e di conseguenza tutte le altre lingue.
Di lei ricordo la severità (nei compiti di grammatica fioccavano i 3 e anche i 2), ma soprattutto la passione con la quale ci raccontava la letteratura (ricordo ancora il finale di "Jane Eyre" raccontato tra le lacrime). Percepivo in lei una cultura spaventosa, ma non di quella che ci si fa sui libri, o almeno non solo quella. Ci raccontava aneddoti di storia contemporanea, troppo recenti perché li studiassimo a scuola, troppo vecchi perché ce li ricordassimo, ci parlava della guerra di Spagna e dei vari matrimoni reali (ma solo di quelli d'amore), e di tante altre cose...
Molti non l'amavano, ma io sì. Mi ha fatto vedere l'inglese come una sorta di gioco enigmistico da decifrare, ed è questo ancora oggi lo spirito con cui lavoro tutti i giorni.

2 commenti:

mendo ha detto...

L'hai salutata? Si ricordava di te?

alice ha detto...

Sì sì, prima si è avvicinata per guardare la mia splendida bambina :-D e poi ha guardato me e mi ha detto: Alice!!!! Ma sei tu!!!! E così abbiamo cominciato a parlare.