mercoledì 29 ottobre 2008

Bunbunìn

Vi avverto, questo è un titolo ingannevole. Già penserete che si tratti di qualche strana cosa giapponese. E invece, per una volta, è piemontese. Dicesi bunbunìn quella pastina a pallini piccoli piccoli che si mette nella minestrina dei bimbi. Tutto questo per raccontare un ricordo.
Tanti e tanti anni fa ero a casa dei nonni, che abitavano ancora al terzo piano, e il sole filtrava dalla finestra. Come in tutte le case dei nonni che si rispettino, e in particolare nelle stanze poco usate come era quella in cui mi trovavo, guardando la luce di traverso, si vedeva la polvere in sospensione. Tanti piccoli pallini di polvere che svolazzavano per l'aere. Allora io mi misi a urlare: "Nonna, nonna! Guarda! Ci sono i bunbunìn che volano!!"
Mia nonna accorse pensando forse di non aver sentito bene, poi alzai lo sguardo e la vidi sulla porta, giustamente perplessa.
Prime sperimentazioni linguistiche.

1 commento:

mapomo ha detto...

Sì. Ho pensato che fosse qualche strana ricetta giapponese.
Silvia la chiama "la polvere del sole".